Marina di Grosseto/Alghero Trasferimento 2015

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HGRAlghero2015Venerdì 03 Luglio
abbiamo programmato per oggi l'annuale trasferimento di "Alisea" la splendida Franchini 37 che ormai da anni (da quando conosciamo Angelo) gestiamo a pieno regime, il trasferimento è il solito di andata da Marina di Grosseto ad Alghero! ...tante news quest'anno per uno dei trasferimenti più classici degli ultimi 8 anni!
Tanto per iniziare il caldo! sono giorni che il sole ci cuoce bene bene a 36° e le previsioni sono in aumento! (40°), altra news é che quest' inverno avevamo conosciuto Pawel che insieme alla sua ragazza Caterina avevano fatto un corso di vela base sul nostro cabinato ad Ottobre, poi Pawel molto appassionato di mare, di vela e di avventure, aveva partecipato al nostro corso di Patente Nautica svolto Marzo, prendendo la patente entro le 12 miglia.
bèbè Pawel sarà un membro dell'equipaggio che quest'anno trasferirà "Alisea" ad Alghero.
Dopo i lavori in cantiere, carena, lucidatura ecc, dopo le prime uscite in Arcipelago Toscano, dopo l'ultima allestita al trasferimento, lavaggio teack e rifiniture, la barca è pronta e scalpitante di navigare in mare aperto.
Mi sveglio presto, ed inizio i miei preparativi per la partenza mentre Pawel arriva da Arezzo ed Angelo da Roma.
Riunito l'equipaggio alla stazione di Grosseto, andiamo ad un supermercato per fare cambusa, dove non ci facciamo davvero mancare nulla! paghiamo e via schizziamo fuori da Grosseto dove il cemento sembra che si stia come liquefacendo...
Ore 13:30

Siamo al porto di Marina di Grosseto in barca, quì si respira un tantino in più, ma la salvezza è fuori, in mare!, ogniuno ha i suoi compiti prima di partire, sistemoamo la cambusa, prepariamo gli strumenti, io salgo l'ultima volta a metà albero per installare velocemwnte la luce ponte che mancava.
Salpiamo carichi di tutto per la nostra prima parte di traversata, le prime 120M alle 14:00 minuto più minuto meno.
Ci scorta per un bel tratto di mare anche "Tipicat III" di Franco Fanciullacci che prima o poi spero si unirà a noi per tutta la tratta! Le 2 barche filano spalla a spalla con i 15/16 nodini di Maestrale in bolina larga ...poi loro ci abbandonano a qualche miglio dalle Formiche e tornano indietro.
Quest'anno passiamo proprio vicini alle Formiche perchè il vento ci fa fare questa rotta, sparati a 7 nodi mentre noi ne approfittiamo alla grande. A bordo l'aria che si respira è serena, noi non abbiamo pranzato e ci facciamo alcuni spuntini a base di frutta, poi decidiamo di mangiare più seriamente alle 16:30 con una mega insalatona condita di tutto, mentre nel frattempo stiamo navigando al traverso dell' Isola del Giglio.
in barca il tempo a volte vola a volte meno, a noi ci stravola e tra una chiacchiera e l'altra, una telefonata di lavoro ed una di piacere prima che sparisca il segnale ci "sveglia" di soprassalto il rumore della lenza della canna da pesca che puntualmente lasciamo di poppa, il filo parte come un missile piegando tutta la canna, giusto il tempo per Angelo di impugnare la canna ed iniziare a recuperare la lenza e noi di prendere il retino (ma forse sarebbe servito il raffio, data la violenza con cui questo pesce ha iniziato a tirare) che il misterioso pesce si riesce a slamare! recuperata tutta la lenza vediamo che "il mostro" ha tranciato di netto il filo proprio dopo l'esca artificiale... portandosi via amo ed esca! Chissà di cosa si sarà trattato!?
Ci ritroviamo al calar del sole, come ogni anno, nei pressi di Montecristo, Angelo e Pawel vanno a prua per godersi un po il mare, nel silenzio, mentre in cielo vegliano su di noi Venere e Giove impegnati nel loro "bacio astrale" (I due pianeti, i corpi celesti più luminosi del Sistema solare (dopo Sole e Luna) si sono avvicinati, ai nostri occhi, fino ad una distanza inferiore al diametro della Luna, culminando un processo in corso da un mese. Ad inizio mese i due pianeti, erano separati di 20° (circa il doppio della larghezza di un pugno) e in poche settimane si sono avvicinati sempre di più. Durante la famosa congiunzione del 17 maggio 2000, Giove e Venere si sono trovati alla distanza minima di soli 0,01°, ma erano entrambi troppo vicini al Sole per essere visti dalla Terra. L’anno prossimo, il 27 agosto 2016, torneranno a mostrarsi a braccetto durante una congiunzione serale, separandosi di soli 0,1°.
Anche se i due pianeti sembravano molto vicini alla Terra, in realtà li separava comunque una grande distanza: Venere si trova a 77 milioni di chilometri e Giove a 909 milioni di chilometri).
Mi affaccio in coperta ed esclamo "che era oooh"!! una pinna! ma non si vede più niente! ..poi Angelo esclama "ah eccoli!! sisi stanno qua sotto!" sporgendosi verso prua dove era Pawel!
un branco di delfinetti si diverte a giocare sotto la nostra prua, in uno scenario pazzesco, con Montecristo a dritta ed una foschiella di umido tutta attorno, il mare calmo ed un venticello leggero che aiuta il motore della barca.... tempo da pirati quasi.
I delfini sono gasatissimi ed io gli fischio con quanto fiato ho nei polmoni ed in corpo, loro in fine, sprintano sempre di più e prima di scomparire nel blu iniziano a fare dei salti completamente fuori dall'acqua divertendosi ad atterrare di schiena, "intender non lo puó chi non lo prova" come dice Angelo!
Torniamo a poppa dopo circa 20 minuti di spettacolo ed iniziamo a preparare aperitivo e cena, Pawel ha portato delle salsicce di cinghiale e del lombo sott'olio tipiche di San Sepolcro dove abita, che abbiniamo ad un risotto ai funghi e parmigiano preparato da lui ed Angelo e buon vino rosso, nel frattempo avevamo visto in mare una linea scura all'orizzonte, cmq. la media fino ad ora è sempre 7.00 nodi.
Serviamo il risotto che dobbiamo lascare le vele e spengere il motore, la stiscia scura nel frattempo è arrivata e ci fa sbandare, fortunatamente siamo al traverso e noi filiamo quasi a 8 nodi con barca abbastanza dritta e quiete tutta attorno, (questo vento fino alla fine del mio turno di guardia alle 00:00 non ci mollerá)
Subito dopo cena neanche un'ora dopo il primo avvistamento un paio di delfini fuori di testa ci saltano a fianco come missili, con dei balzi di 2,5metri come minimo.
Inizio il mio turno di guardia alle 22:00 versandomi nel bicchiere un po di vino, Angelo va a riposare e Pawel sistema due cose in cucina e poi esce con un paio di caffè a godersi la sua prima traversata notturna. La luna sta salendo come un pallone rosso e nel frattempo abbiamo gia incrociato due belle porta container, parliamo di tante cose in pozzetto di fronte ad un bel Mirto gelato, intanto la barca fila a 8,2Kts con 14 nodi al traverso ed il motore soltanto ingranato!
Pawel va a riposare e rimango da solo di guardia, ma non succede un granchè, il vento sta diminuendo e sta girando sulla prua!
Ore 00:00 lascio il posto di comando ad Angelo e vado finalmente a riposare, la notte è molto umida, la luna ormai alta illumina bene il mare e si vede bene tutto come quasi di giorno.
Ore 4:00
Mi sveglio per il mio turno di guardia ed esco, Pawel è li che mi aggiorna sulla situazione e sui delfini e le navi che gli sono passati a fianco, ormai siamo quasi arrivati, mancano 23M, procediamo a motore con solo la randa e vento di prua sui 6,6 Kts, il mare, calmo, sbrilliccica d'argento sotto ai raggi della luna piena, a dritta il faro di Porto Vecchio e le luci dei paesini Corsi abbarbicati sulle montagne. Puntiamo dritti sulle Bocche.
Gia dopo una mezz'oretta si incominciano ad intravedere i fari di Lavezzi a prua e qualche paesino Sardo ed il faro di Razzoli al mascone di Sinistra.
Ore 4:31
avvisto una luce bianca di dritta di propulsione meccanica ed un rosso, lontani, al nostro giardinetto di dritta, dopo 15 minuti sono sempre al giardinetto ma molto più vicini, prendo il binocolo con la bussola di rilevamento e li traguardo per 310° passano altri 5 minuti e sono molto vicini, con il binocolo e la luce lunare, riesco a vedere la sagoma dello scafo benissimo, si tratta di un grosso yacht privato che fila di fianco a noi, ci stanno tagliando la strada in pratica!
....e così fu... dalla loro direzione, grandezza e tipologia di nave, forse si dirigevano proprio su Porto Cervo.
Ore 4:50 Angelo si sbaglia ed esce anche se non era il suo turno, aggiornamento sulla rotta, cambio dell' acqua al chiaro di luna e torna a riposare.
Ore 5:11 ormai inizia ad albeggiare, in mare tra luna ed alba la luce non manca.
Ore 5:45 sorge il sole, ed insieme a lui cambia vento che si mette al traverso sui 10nkt, apro il fiocco e la barca torna spedita su Lavezzi a 7,5 nkts
Ore 6:00 esce Angelo per il suo turno di guardia ed io vado a riposare un po in dinette, fa anche freschino adesso...mi ci vuole proprio un po di riposo! Intanto mancano circa 10M a Lavezzi.
Ore 7:25 mi sveglia Pawel e mi chiedo, chissa cosa succede dopo solo un'oretta e mezza? mi affaccio dalla grossa vetrata laterale del Deack House di Alisea e vedo che siamo proprio di fianco a Lavezzi, siamo in estremo anticipo sulla tabella di marcia! una traversata così tranquilla alle Bocche era tempo che non mi capitava, decidiamo di gettare un'ancorina veloce e fare un bagnetto e colazione in rada a Lavezzi, entriamo e da bravi svogliati dopo una nottata di traversata, ci prendiamo uno dei gavitelli dei porta peones anzichè dare ancora, la rada non é pienissima ma neanche vuota, l'acqua calma come un' acquario ci mostra pesci, stelle marine e tutto il fondale! spettacolare il tipico ambiente lunare di quest' isola.
Angelo e Pawel si fanno una nuotata ed una esplorazione dell'isola, sono contento per Pawel che è la prima volta che vede questa splendida isola, io invece mi finisco di riposare e mangiucchio qualcosa, acqua invitante si ma io sono fatto così....
Ore 9:00 salpiamo da Lavezzi direzione Stintino, dove faremo la prima tappa vera e propria per la notte.
Ore 11:30 Per passare un po il tempo mi metto in cucina a lavare tutte le posate e le stoviglie utilizzate per la traversata, lavo bene tutto ed asciugo, intanto Pawel ed Angelo aprono prima la randa (inizia un po di venticello) poi il genoa...
Ore 13:00 iniziamo a preparare per il pranzo, mi raggiunge Pawel e tiriamo fuori dalla cambusa di Alisea una mega insalatona condita mista, un carpaccio di polpo e frutti di mare accompagnato da salmone e vino rosso Toscano.... ci abbuffiamo letteralmente scivolando a vela a 6 nkts.
Dopo pranzo Pawel sistema tutto dentro e passata un'altra oretta mentre il sonno ci soprassale, schizza via di nuovo la lenza, questo giro tiriamo fuori dall'acqua un tonnetto di un chiletto e nella gioia comune facciamo qualche foto, lo svisceriamo e laviamo bene, lo mettiamo in freezer!
Ore 16:41 siamo ormai a meno di 4M da Stintino, andiamo a 6,8 nodi di bolina larga con il solito motore a sostegno, se consideriamo che c'è entrata anche una tappa a Lavezzi direi che abbiamo volato!
Ore 16:59 venticello alza e porta con se profumo di terra dall'Asinara, aumenta sempre più e l'ultimo miglio lo facciamo di bolina con 15/16 nkts
Ore 17:15 siamo ormeggiati al distributore che facciamo il pieno, solo 40 litri per 160M! Dopo poco ci spostiamo al posto barca e siamo definitivamente ormeggiati per la sera al porto di Stintino.
Rassettiamo la barca, la laviamo con acqua dolce e di nuovo cambia aspetto, dopodichè sudati fradici (sono giornate in cui il caldo si fa sentire davvero) ci spostiamo nella spiaggetta dell'avanporto, Stintino ha un'acqua trasparentissima anche in porto e che ci crediate o no, il primo bagno della Stagione Estiva 2015 non me lo sono fatto al Giglio o all'Argentario, non me lo sono fatto all'Elba o a Lavezzi, ma me lo sono fatto nell'avanporto di Stintino!!
ci rilassiamo in acqua o sugli scogli tutti e 3, dopo la traversata, tipo lucertole, ma le pile le ricarichiamo definitivamente soltanto dopo una lunga doccia calda.
Ore 20:00 siamo in barca che cerchiamo di risolvere un problema, i voli per rientrare, ma disgraziatamente non ce ne sono, il problema è che Lunedì in mattinata tutti dobbiamo essere a lavoro (Pawel in ufficio, Angelo in udienza, io in cantiere).
Le proviamo veramente tutte ma.. o non ci sono i posti, o non ci sono gli orari o non ci sono i prezzi.
Ci viene in mente che grazie alla Twingo sconquassata di Angelo, che tiene fissa ad Alghero per gli spostamenti, possiamo andare ad Olbia e prendere la nave che salpa alle 22:30 per essere a Civitavecchia alle 6:30 del mattino seguente, ed operativi ogniuno per le sue cose già metà mattinata.
Prenotiamo i biglietti, tramite cellulare che funziona si e no, quindi mentre io tento di riscrivere i dati nostri e della macchina più volte, nel frattempo Pawel e Angelo preparano la cena, insalata, fettine di vitella, parmigiano, vino, crackers e le salsicce di cinghiale sott'olio di Pawel.
Abbiamo bevuto un po a tavola e ci addentriamo in alcuni discorsi impegnativi, poi io sistemo alla meglio le stoviglie e ci andiamo a fare due passi serali per Stintino.
La vita in porto anche se siamo ai primi di Luglio sembra scarseggiare, ma pian piano spostandoci verso il porto vecchio notiamo con piacere che ci sono un sacco di gruppetti, per la maggior parte formati da ragazze, anzi a Stintino girano più femmine (di tutte le età in generale) che maschi!!!
Prendiamo un gelatino tanto per gradire e ci facciamo una passeggiatina tra le bancarelle allestite al centro del porto vecchio, io ne approfitto per comperare un souvnir (un paio di orecchini raffiguranti le famose maschere dei Mammutones) e cominciamo a rientrare.
Ore 00:15 andiamo a letto per riposare finalmente senza turni di guardia.
Ore 7:00 sveglia in pochi minuti prepariamo la barca e salpiamo, l'idea é di avvantaggiarci ad uscire dal porto per fare le cose con calma dopo e goderci un bagno mattutino alla Pelosa.
Ore 8:00 gettiamo l'ancora in 3 metri d'acqua limpida alla rada della Pelosa, per Angelo e Pawel é una felicitá tuffarsi e fare una nuotata, io invece mi adopero per preparare una sana colazione per dopo il bagnetto, apro il frigo e tiro fuori un' ananas ed un melone, taglio tutto a spicchi e con le bucce di ogni frutto creo una rifinitura decorativa, poi aggiungo un limone sia tagliato a fettine per mangiarlo, sia da spremere sull'ananas, avete mai provato ananas e limone? in fine aggiungo un grappolo di uva e servo tutto su un vassoio nel tavolo del pozzetto, poi finalmente mi tuffo anche io, sono appena le 9:00 e l'acqua é gia in brodo!
faccio una nuotata, poi con una immersione prendo sul fondale una stella marina, che ammiro per un po' camminarmi sulla mano e poi libero....
Ore 10:30 abbiamo salpato le ancore dopo una splendida colazione a base di frutta e the, attraversiamo il passo dei Fornelli seguendo i due soliti allineamenti, una volta ad W della Sardegna ci mettiamo in rotta per Capo Caccia.
Il mare è calmo e non tira una refola di vento, Alisea naviga a motore e randa a 6,5 nodi, io mi fiondo in cucina e dopo aver siatemato le stoviglie della sera prima, mi metto a pulire il tonno che Pawel aveva messo a scongelare nel lavabo. Taglio testa, coda e lo sfiletto, poi lo lascio a finire di scongelare e torno fuori.
Ore 13:15 doppiamo l'Argentiera, questo è il traguardo che ci eravamo dati per metterci a cucinare il pesce per pranzo, Angelo taglia i pomodori a dadini poi li mette in padella con uno spicchio d'aglio, sale e peperoncino, intanto apparecchiamo il tavolo in pozzetto (tipo un ristorante galleggiante sul mare).
una volta pronto il sughetto fresco ci immergiamo i 4 bei tranci di tonno che avevo preparato ed iniziamo a fare l'aperitivo a base di granetti alla pizza e salmone, inoltre stappiamo una bella bottiglia di Ferrari (lo schampagnino italiano) che avevamo messo in fresco per l'occasione.
Ore 14:30 siamo in vista di Capo Caccia e con le pance piene di una di quelle portate mangiate in un panorama incredibile (che raramente prova chiunque), facciamo rotta per passare tra SaForadada e la costa.
Ore 15:00 dopo aver doppiato Sa Foradada, le Grotte di Nettuno e Capo Caccia, accostiamo per Alghero, ma siamo davvero in netto anticipo, intanto il caldo atroce e l'assensza di vento ci costringono a ragionare su una tappa veloce per fare un ultimo tuffetto, prima di dedicarci a pulizie e mettere a porto la barca per incamminarci verso Olbia ed imbarcarci sulla nave!
Ore 15:25 ci fermiamo in rada all' Olandese, giusto per un tuffetto in un'altro posto dalle acque ceistalline (il 3° in questo trasferimento) mai successo che fossimo così sempre in anticipo sulla tabella di marcia, complice sicuramente il meteo e corrente e venti favorevoli.
Ore 16:17entriamo in porto ad Alghero

L'AVVENTURA CONTINUA.....
alle 22:30 salpa la nave della Tirrenia per Civita Vecchia e noi dobbiamo imbarcare l'auto almeno un'oretta e mezza/due prima, organizzati come non mai, abbiamo già preparato i bagagli dopo il bagno alla Olandese ed appena ormeggiata la barca sistemiamo il grosso internamente, Pawel pulisce ed asciuga il frigo, Angelo fa il bagno ed io aspiro i tappeti, dopo sistemato sotto coperta, sbarchiamo le valigie e mentre io in costume lavo barca e me stesso, gli altri asciugano i grandi vetri del deack house di Alisea e mettono le foderine a vetri, timone e chiesuola.
Finita di sistemare tutta la barca che rimarrà da sola per cinque giorni, ci diamo una sciacquata veloce dal sale, ci cambiamo e prendiamo la Twingo verde di Angelo per andare a sistemare due cose a casa sua nel centro storico di Alhero, ma sopratutto, dobbiamo trovare un computer connesso ad internet ed una stampante, per stampare i biglietti d'imbarco per la nave... Ovviamente questo facile step, essendo domenica diventa subito un bel problema, chiedendo informazioni, un ragazzo ci consiglia di andare ad un locale chiamato "Red Passion".
Consiglio più azzeccato non poteva capitarci, infatti ad Alghero è veramente tutto chiuso, ma a questo bar incontriamo due gentilissime ragazze una Sarda l'altra Argentina che ci risolvono il problema, la proprietaria, si dimostra disponibile a far i usare il PC ma non ha fogli bianchi disponibili, Pawel adocchia un mucchietto di carte gia stampate, le giriamo e stampiamo i nostri biglietti sul retro, l'altra ragazza Argentina, interrompe il suo lavoro per permetterci di stampare (considerato che abbiamo i minuti contati) tempo di tracannare due Ichnusa ed un caffè schekerato che salutiamo e partiamo.
Ore 18:49 usciamo da Alghero in auto speranzosi di non incappare in altri contrattempi, l'arrivo ad Olbia in questo caso sarebbe previsto per le 20:40 giusto in tempo per l'imbarco.
Il viaggio prosegue bene, tra stanchezza, risate e musicassette anni 60 del mangianastri della twingo, sfecciamo con la Twingo verde tra le lande Sarde ammirando il paesaggio, a volte verde, a volte brullo.
Ore 20:45 siamo in vista della nave,
Ore 20:55 siamo a bordo della Tirrenia che prendiamo le nostre cose dal bagagliaio della macchina, le macchine a bordo al momento sono pochissime, noi lasciamo il garage e dirigiamo alla reception per prendere la cabina prenotata. Lasciamo le nostre cose in cabina e chi deve fare una telefonata, chi un giretto per bere qualcosa, chi la doccia, ci diamo appuntamento al self service per mangiare.
Ore 22:40 dopo cena ci facciamo un giretto sul ponte esterno della nave, lo sbalzo termico tra dentro con aria condizionata e fuori è notevole, la nave è salpata dal porto di Olbia da 10 minuti e lasciamo le nere coste Sarde in direzione Civitavecchia, mare calmo, cielo sereno, arrivo previsto ore 06:00 del mattino.
Ore 23:40 dopo un caffè ed un'ammazza caffè al bar ed altre due chiacchiere in poltrona, la stanchezza accumulata in questi giorni (oltre al relax) e l'indomani lavorativo in vista ci chiamano a dormire ...e noi ovviamente non opponiamo resistenza.
Ore 5:00 ci sveglia la squillante voce della nave all'alto parlante, che stiamo per entrare in porto, con mooolta calma, nel giro di una mezz'ora ci prepariamo ed usciamo, prendiamo un succo di frutta ed un caffè, poi al via libera sfiliamo insieme agli altri passeggeri in garage, il viaggio è Quasi giunto al termine!!!
Ore 6:30 dico quasi giunto al termine perchè con Angelo ci salutiamo alla stazione dei treni di Civitavecchia, mentre io e Pawel abbiamo ancora da prendere un ultimo mezzo prima di ritornare alla partenza.
Ore 8:25 siamo finalmente a Grosseto,
rientrati da uno splendido trasferimento 2015 di Alisea ad Alghero.

 

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