Trasferimento First 36.7
Martedi' 13 Luglio,
partiamo alle 9 di mattina da Cala Galera con la macchina perche' andiamo a Capo Circeo a prendere un ritiro usato, un First 36.7 armato da regata di tutto punto, che poi una volta tornati rimarra' a secco in cantiere a Cala Galera in attesa di trovare un proprietario ed essere venduto.
Tra' arrivare e sistemare un minimo la barca (che e' gia' a posto e pronta per navigare) facciamo gasolio e salpo dal porto intorno alle ore 13:00, mentre Giuliano e Ruggero torneranno in macchina dopo aver sistemato le ultime scartoffie per il ritiro della barca.
Uscito dal Circeo con una giornata di sole e una leggera brezzolina da W, ho subito impostato una rotta e mentre il pilota automatico mi teneva la prua al vento issavo prima una vela, poi vista la situazione tranquilla ne srotolavo un' altra.
7 nodi di media tra' vela e motore, mi fanno arrivare alle ultime luci del giorno a poche miglia dal porto di Roma (dove speravo di passarci di giorno). Per me che a mezza notte avrei festeggiato il mio compleanno, 14 Luglio, e' cominciato da li' infatti uno slalom tra' le rotte delle varie navi che entravano e uscivano dai...
vari settori colorati del porto, prima una petroliera, poi varie pilotine e pescherecci, poi altre navi tutte luminose come alberi di natale.
Il tempo era secco, e si poteva stare benissimo in maglietta e pantaloni corti, la barca scivolava nel mare nero come il petrolio, e la costa dava quel senso di vicinanza a casa, da solo, i pensieri se ne andavano ovunque, per poi ritornare a bordo solo se avvistavo qualcosa o per controllare la rotta di tanto in tanto.
Dopo Roma non mancava molto, ma il passaggio di Civitavecchia era altrettanto trafficato e pericoloso da non farmi rilassare troppo, intanto era passata la mezza notte e per festeggiare mi sono aperto una bottiglia di prosecco scovata in uno stipetto il pomeriggio e messa appositamente in frigo per l'occasione.
A Civitavecchia non ho dovuto muovere un dito, solo controllare le navi che partivano o che arrivavano dalla Sardegna e da tutto il resto del Mediterraneo, cercavo di indovinare le rotte e le destinazioni (ormai ben poco era rimasto per rimanere sveglio) infatti a bordo avevo veramente tutto,compreso caffe', zucchero e macchinetta, ma come farlo a posta, mancava il filtro della macchinetta del caffe'!!!!!.
Una volta doppiato Montalto di Castro poi che il mare era libero fino a Cala Galera o quasi (infatti l'ultimo possibile ostacolo poteva essere la formica di Burano) il sonno cominciava a farsi sentire veramente, alche' ho adottato la mia tecnica segreta e brevettata per riuscire a continuare fino all' ultimo la navigazione.
Verso le 7:00 di mattina ero sotto l'Argentario, un vento da E sui 14 nodi mi spingeva verso Cala Galera dove sono entrato per le 8:00 di mattina, giusto in tempo per l'apertura del cantiere, dove hanno imbracato la barca e posizionata a terra.
Una ricca e calda colazione a base di caffe' finalmente, mi ha rimesso al mondo e 20 ore dopo ero di nuovo a casa dopo aver passato il compleanno piu' solotario che mai.....