Nuovo Armatore di Vela Parasail a Terracina!
Dopo un primo scambio di mail con le prime curiosità sulle vele con l'ala Parasail e Parasailor, dopo aver partecipato ad una delle nostre prove test a mare gratuite, Massimo ha deciso in fine (saggiamente) di entrare in possesso di una di queste vele da andatura portante "che volano" e che hanno numerosi effetti benefici sulla barca rispetto alle tradizionali spy e gennaker.
La scelta di Max, tra Parasail e Parasailor è ricaduta su una Parasail, giustamente, in quanto è una vela che fa sentire le sue caratteristiche gia con venti leggeri (3/4 nodi), ha un range di utilizzo in andature che vanno da 50° a 180°, ed è leggermente più veloce da chiudere con la sua calza (curca 30sec/1min), quindi più adatta di una Parasailor per il tipo di mare e di venti in cui lui naviga abitualmente.
Mi arriva il pacco dalla Germania verso fine Febbraio 2015, al suo interno, la vela da 104mq. colore Blue Passion, costruita...
adOK per l'albero della sua Hanse 342, la calza multylevel brevettata Easysnuffer, l'elegante sacca Cruiser per riporre agilmente la vela quando non viene utilizzata, ed un paio di gadget omaggio della IsTec per i nuovi clienti/armatori. Ci accordiamo per la consegna a Terracina a fine Marzo, ma causa maltempo ed alcuni impegni imprevisti di entrambi arriviamo al week end del 18 e 19 Aprile 2015.
Oltre alla vela, Max ci ha lasciato carta bianca anche per recuperare l'attrezzatura necessaria ad usare la vela al meglio; due cime in spectra diam. 8mm come bracci, due cime in poliestere doppia treccia prestirate diam. 10mm come scotte, una drizza spy, quattro bozzelli da 72mm Lewmar (come tutta l'attrezzatura della sua Hanse), qualche moschettone inox e spezzone di spectra per armare i bozzelli a prua ed a poppa ed un'altra piccola lista della spesa.
Parto all'alba di Sabato 18 Aprile, direzione Terracina, l'appuntamento è per le 10:00 del mattino al porto, oltre all'attrezzatura mi sono portato anche la mia sacca in quanto resterò una notte ospite a bordo, per approfittare non di una sola uscita "Training" ma di almeno due o tre tra sabato e domenica, perchè giustamente Massimo vuole approfittare del mio viaggio di consegna (che noi agenti IsTec siamo obbligati ad effettuare, per spiegare e suggerire il miglior modo di utilizzare a bordo di ogni barca le nostre vele) e sfruttare l'occasione per imparare il piu' possibile ad aprire e chiudere Parasail.
Alle 10:00 in punto sono di fronte ai cantieri Aprea a Terracina, Massimo mi viene incontro ed andiamo alla barca, riesco a parcheggiare proprio di fronte alla sua barca e scaricata l'attrezzatura iniziamo ad armarla per uscire subito prima di pranzo. Conosco Sandro il vicino di Max che verrà fuori a provare la vela, Tina la moglie, che ci farà mangiare prelibatezze di Terracina per tutto il week end, ed alcuni altri "curiosi" attirati dal movimento in banchina.
Usciamo per la prima prova innaugurale della nuova Parasail verso le 12:00, la giornata è assolata e ci sono una 10ina di nodi da Ponente, ed un po di maretto formato di scaduta, perfetto per provare la vela, anche se come primissima volta preferisco sempre i 5/6 nodi ed il mare piatto! che mi consentono di parlare e spiegare le manovre senza troppo rollio o disagi e distrazioni a bordo.... Dopo una particolareggiata premessa su come vanno sistemate le scotte ed i bracci per riuscire ad issare la vela da soli, soltanto con l'ausilio con pilota automatico che mantiene la rotta, Max va a prua ed issiamo subito la calza ed una volta pronti, finalmente si apre la vela per la prima volta! l'espressione generale a bordo quando anche questi 104mq. si gonfiano di vento di fronte a noi è sempre la stessa! "Woooooooow" "bellissimaaaaa" "che bellaaaaaa" ed essendo il Blue Passion un colore che non ho mai venduto, ne sono piacevolmente rimasto colpito anche io..... alla bellissima valvola di sfogo ed all'ala di queste vele invece sono abituato. Lo sfondo è particolare, la città di Terracina è sovrastata dal Monte Sant'Angelo con il tempio di Giove Anxur che domina il panorama dalla cima, più a Nord il Monte Circeo, le Isole Pontine che a mala pena di intravedono ed a Sud invece Gaeta e la cima del Vulcano Vesuvio che spunta fioca fioca dalla foschia.
Lasciamo regolata la vela su un lasco mura a dritta, poi proviamo a orzare fino al traverso, la barca tocca i 7,5 nodi, poggiamo ed abbattiamo verso terra, poi proviamo un gran lasco quadi poppa e riproviamo un'altra manovra di abbattuta, ma sono già passati 45min circa mentre discendevamo il vento e siamo oltre 6,5 miglia da Terracina....!!!! decidiamo di chiudere Parasail nella sua calza ed iniziamo a risalire il vento a motore! Durante il rientro discutiamo un po della vela, dell'armo ed individuiamo un po di modifiche dove provare a mettere i bozzelli per farli lavorare meglio, mentre Tina fa uscire da sotto coperta una bottiglia di spumante per festeggiare, e stuzzichini, prosciutti vari, primi sali, mozzarelline di bufala, ed una padellata di zucchine saltate mmmmmmmmmm che bontà!!!
Rientriamo per le 15:45 in tempo per fare una pausa, effettuare le modifiche studiate, comprare un moschettone per la drizza spy (che mi ero scordato), sbarcare Sandro e Tina, mentre io e Max ci prendiamo un caffè e riproviamo una seconda uscita soltanto noi due (tanto per battere il ferro finchè caldo).
Fuori dal porto, decidiamo questa volta di risalire il vento un pó, per evitare di scendere troppo come prima, anche se il vento è un po diminuito ora è circa 5/6 nodi, ma il mare rimane lungo. Ci mettiamo al traverso ed issiamo la calza, poi una piccola poggiatina al pilota automatico e Max apre per la seconda volta la calza della sua nuova vela con l'ala! la barca inizia a prendere velocità e grazie al vento diminuito riusciamo a non scendere troppo sotto vento facendo dei traversi, le manovre per Max sono gia migliorate ed inizia a capire il bellissimo e facile funzionano di queste vele. Ammainiamo a circa metà strada rispetto alla prima uscita e rientriamo perfetti per le 19:00 verso il trameonto, una sistemata alla barca, una doccia calda a bordo e siamo pronti per la cena. Sandro e la sua compagna avevano prenotato ad un ristorante poco lontano dal porto , in una traversa del lungomare di Terracina, dopo un bel brindisi tutti e 5 ci lanciamo in una succulenta cena a base di pesce e vino bianco.
Domenica 19 Aprile dopo una colazione ed una veloce spesa per pranzare, usciamo dal porto io Tina e Max, oggi siamo d'accordo per imparare le manovre in modo che Max non dovrà fare tutto da solo soltanto con l'ausilio del pilota come il giorno prima, ma Tina dovrà imparare ad aiutarlo ad issare ed ammainare la calza ed a mettere a segno le scotte! La giornata è leggermente più grigia del giorno prima ed il tempo andrà in peggioramento nel corso del pomeriggio, il vento è gia sui 10 nodi dritto dal mare (SW), quindi noi a motore risaliamo un bel po verso il largo, altrimenti non abbiamo abbastanza spazio per fare alcune manovre. Facciamo la prima issata della giornata in maniera molto più sciolta del giorno prima, gli step sono sempre gli stessi e Tina è rapida nel capire cosa dovrà fare per aiutare Massimo. La splendida Parasail Blue Passion appare per la terza volta di fronte alla prua della Hanse 342 e noi iniziamo a navigare seriamente dritti verso il porto di Terracina, ne approfitto per far provare a Massimo quante più abbattute possibile in questo pezzo di mare che ci separa dalla costa, ne facciamo ben 4 e la manualità nel gestire la vela aumenta. Arriviamo ad ammainare vela e calza proprio sotto le pendici del Monte Sant'Angelo sovrastati dal bellissimo tempio di Giove Anxur. A barca ferma l'ora è un po ambigua, son o le 12:30 e decidiamo di provare un' ultima issata di questo week end training per sviscerare ogni situazione possibile (dal traverso stretto 50° alla poppa piena 180°) torniamo a circa un paio di miglia dalla costa a motore ed il vento è aumentato a 16 nodi, issiamo calza e diamo vela per la quarta ed ultima volta! la barca vola verso Capo Circeo questa volta, facciamo una prima abbattuta, poi proviamo la poppa piena ed in poco tempo siamo gia in zona per ammainare, decidiamo di provare una ultima abbattuta prima di rinunciare, ma purtroppo Max provando a dare una 30ina di gradi al pilota si sbaglia e li da dalla parte opposta a dove dovevamo andare, l'inaspettata manovra fa si che Max stesso è rimasto spiazzato e non ha mollato nessuna scotta quindi, la vela si è gonfiata al contrario passando tra albero e strallo!!! Voi direte: "Sarà successo un casino!" ed invece no! Parasail dolcemente ha iniziato a portare anche al contrario, non ha dato alcuno scossone alla struttura della barca e noi semplicemente siamo andati a prua, a chiuderla dolcemente ed in meno di trenta secondi al sicuro all' interno della sua calza! Rientriamo con vento sui 16 nodi e con Max ancora piu contento di aver provato una situazione di errore per sapere come si comporta la vela e come comportarsi lui la prossima volta che succederà!
Sistemata la barca, a terra, mangiamo e dopo pranzo intorno alle 15:30/16 saluto i nuovi armatori di questa splendida Parasail da 104mq. Max e Tina e con la promessa di rivederci a navigare con le nostre vele con l'ala in Arcipelago Toscano la prossima estate, mi metto in viaggio per tornare verso casa!
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ALCUNE FOTO:
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