Refitting gavone dell' ancora e verricello
Oggi vi illustriamo un recente lavoro di totale refitting al gavone dell' ancora eseguito recentemente su una barca a vela di 10 metri.
Spesso succede che la manutenzione ed il controllo sulla nostra barca dell' ancora, della catena, delle giunzioni e delle piombature del calumo, dello stato degli ombrinali di svuotamento ma ancor peggio del salpa ancore, senza lavarlo ed ingrassarlo ogni tanto (vedi manutenzione ordinaria al sapla ancore), il motore dei verricelli winches ecc.. non vengono pero' proprio calcolati e con il passare degli anni, specialmente su barche dai 10 anni in poi (sempre rapportato all' usura di ogni barca ovviamente) puo' succedere come a questo verricello che fortunatamente e' stato ripreso in tempo.
Prendiamoci un'oretta ed andiamo ad esaminare entrando bene dentro con la testa nel gavone dell' ancora, quello sporco, freddo e buio gavone che viene sempre rimandato per le pulizie.
L'imput in questo caso ce lo ha dato il fatto che quando veniva premuto il pulsante GIU' il verricello funzionava correttamente mentre con il pulsante SU non funzionava...
Scolleghiamo il verricello dal suo Rele' gia qui in cabina ci sono molte giunzioni con vecchi e ossidati mammut e questi collegamenti andranno sicuramente rifatti, inoltre una volta sfilati i cavi del verricello in gavone vediamo chei fili entrano in una scatoletta elettrica in plastica fissata con un bel po' di silicone alla piastra del verricello dove c'e' un' altra giunzione dei fili che venivano da dentro con quelli del verricello. Troppe giunzioni sicuramente andranno eliminate alcune (soprattutto questa in gavone).
Stacchiamo gli 8 bulloni che tengono ancorato il verricello alla barca per portarlo su un banco di lavoro, il problema del mal funzionamento apparentemente e' infatti da attribuire a tutto il vecchio cablaggio del salpa ancore con troppe giunzioni ormai ossidate e non piu' buone conduttrici di corrente.
Oltre ai cavi ci accorgiamo presto del secondo problema ben piu' grave del filo corto....
Al momento che abbiamo smontato il verricello dal suo supporto infatti una delle 4 viti che lo tenevano "ancorato" si rompe corrosa dall'ossidazione e anche le altre 3 con un aspetto che ci fa capire l'arrivo alla fine dei loro giorni.
Sicuramente andranno sostituite magari con viti piu' grandi ed andra' ripulita da tutto l'ossodo anche la base del karter.
Ecco qualche foto di prima e dopo la ristrutturazione:
Smontato finalmente il motore, oltre al fatto di allungare i fili perche' vadano direttamente all'interno della cabina di prua fino al rele', troviamo finalmente il guasto iniziale, il filo per l'UP era scoperto e poco ossidato vicino al motore, si era sbucciato sull' angolo del carter da dove escono i fili. Sicuramente va aperto il motore e cambiato tutto il cablaggio senza piu' indugi.
Procurato il necessario per il lavoro apriamo il motore fino al cuore elettrico che troviamo in condizioni perfette, in 12 anni di mare sembrava nuovo, si vede che sono motori che lavorano pochissimo, pensate che se il karter si fosse rovinato definitivamente, sarebbe stato da rifare nuovo! E in quel caso altro che refitting!!!
Staccati i 3 vecchi fili tutti irrigiditi, ne montiamo di nuovi lunghi e morbidi con saldatore e tanta pazienza il motore e' stato tutto rigutinato.
Al momento di rimontare il motore nel suo carter anch'esso rinvigorito e lucidato, prendiamo qualche accortezza Vuoi Farela, i dadi li passiamo bene tutti in un' distaccante per correnti galvaniche e cosi' isoliamo anche tutte le parti a contatto di metalli differenti, rifacciamo bene in gomma le guarnizioni del carter e passiamo i fili in un proteggi cavi per non farli usurare dopo poco tempo.
Per riportare invece il gavone a nuova vita dalla ruggine della vecchia catena, dobbiamo smontare il coperchio per lavorare meglio e anche il pulpito, in modo da poter verniciare piu' uniformemente l'interno del gavone.
Approfittiamo cosi' per sostituire le viti dei candelieri ossidate anch'esse di brutto e per dare una lucidata all' acciaieria del gavone.
Dopo una bella carteggiata dallo sporco e una lavata, il gavone dell' ancora e' pronto per la verniciatura.
Il colore sara' bianco e per ottenere un bianco omogeneo tocchera' dare almeno una mano di fondo e 3 mani di vernice, contorcendosi aggrappati a qualsiasi cosa in coperta per non finire dentro con la vernice appena stesa.
Una volta asciugato bene bene e' il momento di rimontare tutta l'acciaieria.
Dopo aver eseguito gia' un "restauro" che garantira' altri 10 anni di vita al verricello e molti ancoraggi ancora alla barca, come ultimo perfezionamento, apportiamo 2 modifiche:
Una e' di cambiare il vecchio attacco del telecomando ormai cotto e mangiato e di spostarlo dal gavone a dentro la cabina di prua, per garantirgli l'eterno funzionamento.
La seconda invece serve per aumentare rigidita' e resistenza ai colpi di mare a tutta la struttura, disegnamo sul supporto del salpa ancore una contro-piastra che andra a sostituire le vecchie rondellone che lo ancoravano alla prua, regalando una notevole resistenza in piu' agli strattoni, disperdendo su un' aria piu' grande della struttura la forza del mare.
Un cambio dell'olio agli ingranaggi del karter, una ingrassatina agli ingranaggi della campana di tonneggio e quelli del barbotin della catena e il verricello e' pronto e funzionante.
E' il momento per l'armatore di rifare il calumo comprando una nuova cima, scegliere una nuova catena e anche l'ancora verra' ripulita o ri-zincata oppure sostituita.
Dopo un lavoro del genere o su una barca nuova ecco quello che fa al caso, innovativa, ideale, vi farà dormire in serenita' e perdona tanti piccoli errori negli ancoraggi assestandosi da sola naturalmente nel fondale...
@ ULTRAnchor ecco un' ancora dalle sorprendenti qualita' di tenuta grazie allo studio del suo peso ed al suo particolare design che tende a far affondare l'ancora quasi naturalmente.
La consapevolezza e la conoscenza dell' efficenza di tutte le manovre e degli accessori della nostra barca e' una grande sicurezza per la vita di bordo.