Perni del Bulbo manutenzione straordinaria
Ecco una delle manutenzioni che io amo definire di "mezza vita";
Per una barca, dopo una decina di anni (barche che non hanno mai dovuto togliere il bulbo per un movitivo o per l'altro ovviamente), i dadi dei perni si possono presentare in sentina ricoperti da uno spesso strato di gelcoat, lo stesso strato del cantiere che costruì la barca. Su questo strato che li ricopre vengono a formarsi grosse crepe (non a causa di botte sugli scogli), dovute continuo muoversi della barca negli anni, l'acqua della sentina dolce (che potrebbe cadere dai lavandini o dal boiler) o quella salata (che potrebbe provenire dai tubi della girante o dal premistoppa o da altre infiltrazioni che possono finire in sentina) va così ad infilarsi sotto al gelcoat che ricopre i perni inumidendo quella zona molto importante della sentina.
Nulla di allarmante, infatti trovare barche coi perni ancora coperti e' d'altro canto una buona garanzia che la barca non ha mai subito...
"sbulbamenti" o lavori strani, dopo una decina di anni però questi perni potrebbero necessitare di una rinfrescata e di una manutenzione preventiva, anche di controllo.
Abbiamo proceduto quindi alla rimozione del vecchio gelcoat dai perni, dai dadi e dalle grosse contropiastre accertandoci di fare un lavoro ad'OK, pulendo bene e facendo saltare letteralmente anche dalla filettatura dei perni il gelcoat, dopo aver controllato lo stato superficiale di tutto, (se c'e' umidità va fatta asciugare bene e bisogna capire se è causa di vecchia acqua o altro e si controlla bene se ci sonoo delle infiltrazioni). Adesso arriva il lavoro più sporco e noioso, ripulire tutto bene dalla ruggine. Armati di spazzole a denti d'acciaio, trapano, carta vetrata e strumenti per abrasivare si è rimosso tutto l'ossido e la ruggine fino a riportare il metallo alle vecchie origini. (l'operazione puo' richiedere molti passaggi e serve sicuramente una grossa aspira polvere ed una buona mascherina, meglio se con filtro anti polveri e solventi).
Adesso i perni sono a vista e puliti, come nuovi!! il lavoro potrebbe anche essere finito, infatti basterebbe ricoprirli con un pò di vasellina per isolarli dall' acqua che gli scivolerà sopra, ed ogni tanto ri ingrassarli per tenerli sempre sotto controllo. Il lavoro che vogliamo fare invece è più minuzioso; con una grossa chiave diamo una stretta di controllo ai dadi, alcuni fanno un piccolo scatto, altri non si muovono proprio (meglio cosi', tutto e' in ordine), con molta cautela ci fermiamo quì, non ci dimentichiamo che non siamo in terra, ma la barca e' ancora in acqua!!.
Diamo una prima mano di gelcoat liquido a pennello intorno alle contropiastre, per ripienare le fessure e le piccole scaglie appuntite di gelcoat, formate quando abbiamo fatto saltare via il vecchio. Adesso è l'ora di dare un prodotto sopra ai perni per evitare di riavere subito l'ossido.
Come dicevamo, una soluzione potrebbe essere la vasellina, che li rende protetti da acqua ed aria ed in più è trasparente, solo che procedendo così di tanto in tanto si dovrà rispalmare .
Una seconda soluzione è riverniciarli di gelcoat come in precedenza e renderli di nuovo bianchi, proteggendoli sempre da acqua ed aria salmastra, senza più pensieri per altri 10 anni, d'altro canto essendo il gelcoat di colore bianco non vedremo più a ferro i perni e di conseguenza non avremmo più sotto controllo lo stato di ossidazione.
La terza e nostra soluzione adottata e' stata quella di dare un' ulteriore carteggiata e coprirli subito con della resina epossidrica bicomponente, in questo modo si isolano all' istante dall' aria umida, la resina essendo trasparente rende visibili i dadi, permettendoci così di vedere in ogni momento lo stato dei perni, importante e' anche il fatto che così facendo, per altri 10 anni non ci dovremo veramente più pensare!.
Un' ultima mano di gelcoat per creare uno strato piu' spesso sulle giunture trà piastra e sentina ed il lavoro e' finito!
ecco alcuni passaggi PRIMA & DOPO:
Perni Originali | Senza Gelcoat | Puliti dall'Ossido | Prima mano Gelcoat | Resina Epossidrica |
Fine Lavoro |
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