Circumnavigazione dell' Isola d'Elba antioraria (parte2 costa SUD)
Usciti da Marciana Marina procediamo a motore insieme ad altre barcha a vela che prendono direzioni differenti, alcuni vanno a Capraia, altri verso la Corsica altri nella nostra stessa direzione, altri ancora nella direzione opposta! il mare è ancora un pò "lungo" dopo la sera precedente, il vento è poco ed il convento passa questo stamani... Lino ne approfitta per lavorare un pò sotto coperta, gli altri si rilassano mentre procediamo lungo costa ed ammiriamo piano piano il panorama Ovest dell' isola d'Elba (la parte più selvaggia e meno abitata) su questo lato si apre il canale tra Toscana e Corsica ed il mare qua arriva direttamente da Capo Corso. Man mano che procediamo intorno alla "punta dello scarpone" ci appare davanti anche l'Isola di Pianosa che da questo lato dell' isola si vede benissimo, un venticello sui 16 nodi di poppa ci permette di aprire il genoa e procedere spediti verso la nostra meta di oggi, Punta Fetovaia!
Ore 12.30 circa siamo in prossimità della punta, man mano che ci affacciamo dentro il profondo riparo di Fetovaia ci appaiono di fronte decine e decine di barche e catamarani grandi e piccoli, ma un posto gia lo scorgiamo! ci dirigiamo verso le stondate e lisce rocce del lato destro della rada, diamo ancora al limite delle boe in 7mt. di fondale sabbioso a poche decine di metri dagli scogli, la giornata non è ventosa e la ruota serve! giriamo come trottole anche se lentamente ma siamo messi molto bene!.
La giornata scorre tra bagni, pranzo e relax, una pescatina per passare il tempo ed una bella nuotata con maschera e pinne fino a terra. La spiaggia strapiena di Fetovaia in questo periodo non lascia spazio quasi, tutti i lettini e la spiaggetta libera, i bar, e l'acqua sono strapieni di ragazzi e ragazze, è frequentata prevalentemente da un pubblico giovanile, ma anche da famiglie con bambini.
Caffe, lattina di Lemonsoda e passeggiatina in spiaggia non me le toglie nessuno, dopodichè, nuotando per rientrare verso la barca, spingevo la lattina ancora chiusa di lemonsoda nell' acqua limpida e noto un puntino bianco sul fondale, che esce dalla sabbia, mi immergo lasciando la lattina in superficie a galleggiare, circa 6 o 7 metri, arrivo sul fondo e raccolgo una bellissima conchiglietta lavorata sul dorso e dall' interno di madreperla luccicante!
Rientro in barca e sono tutti KO, chi a prua, chi in cabina, chi sul tender legato dietro!
Trovo una chiamata senza risposta, era il porto di Marina di Campo, i nuovi ragazzi che gestiscono gli ormeggi sono molto gentili ed io, che li avevo contattati già dalla sera prima (dal campo boe di Marciana Marina) sono riuscito a trovare veramente l'ultimo posto disponibile. Unica limitazione, arrivare prima delle 18:30.
Abbiamo ancora una mezz'oretta prima di dover partire da questo paradiso marino di Punta Fetovaia, ne approfitto per iniziare a prenotare per la sera dopo ancora, la metà sarà Porto Azzurro (la più difficile, il più gettonato) ma non demordo! Risponde Claudia, una voce gentile che avevo chiamato anche giorni addietro, quando eravamo arrivati all' isola ed in mancanza totale di posti avevamo ripiegato su Rio Marina, ovviamente non ci sono posti disponibili ancora! figuriamoci! ma mi inserisco in lista e con la charme di cui quando necessario mi riesco sempre a servire bene, propongo a Claudia la prenotazione per due notti il Giovedì ed il Venerdì 5 e 6 Agosto, sperando in un posto disponibile! Prendiamo accordi per sentirci l'indomani mattina e ci salutiamo, SONO FIDUCIOSO! Porto Azzurro è una tappa da non perdere assolutamente in estate o in inverno che sia!.
Salpiamo da Fetovaia e dirigiamo su Marina di Campo ed il Parco Nazionale dell' Arcipelago Toscano. Arriviamo in tempo al porto, con un bel maestrale che si incanala dalla spiaggia, siamo veramente l'ultima barca ma dobbiamo dare ancora al vento perchè non ci sono i corpi morti, accanto a noi c'è un 50 piedi di Russi che sicuramente avrà dato 30 metri di catena (chissà dove?) Non mi preoccupa dare ancora, infatti grazie al nostro potente calumo degno delle migliori imbarcazioni composto da: una UltrAnchor da 12kg con relativo cardine UltraFlipSwivel, 25 mt di catena di acciaio inox da 10mm. e 50 mt di cima d'ormeggio, non temo nulla! solamente l'accavallamento delle catene, ma tanto! tutti ci dovremo svegliare presto l'indomani perchè massimo per le 8:30 dobbiamo salpare per lasciare spazio ai pirotecnici che prepareranno i fuochi d'artificio per la sera della festa del paese!. Mi affido a chi era arrivato prima di me (forse avranno visto come si sono ormeggiati gli altri) infatti mi suggeriscono in 3 addirittura la direzione sicura in cui dare ancora!, seguo i loro consigli, istruisco Marco su cosa fare al verricello dei prua e diamo fondo! l'ancora è data alla perfezione, lascio in acqua tutta la catena facendogli fare testa più volte e poi arriviamo in banchina con il tessile, diamo le cime di poppa a terra e ci aliamo di nuovo a prua, come una corda di violino, ormeggio perfetto!
La serata a Marina di Campo è divertente, il porto è molto economico ed il paese è carino in questo periodo e molto frequentato, locali, ristoranti, negozi, bar!. Ceniamo ad un ristorante, poi un caffè ad un bar e poi ci perdiamo per un pelo una sfilata in abbigliamento intimo con le ragazze del posto! ghghg.
Ore 7:30 esco per fare colazione e gettare la spazzatura, anche gli altri si preparano ed al rientro in barca (verso le 8:00) alcuni sono gia in movimento, gli ormeggiatori rinfrescano la memoria a tutti dicendo che si doveva iniziare a preparare per salpare, i Russi erano gia pronti!, guantini, motore acceso ecc.. ed infatti partono! Tac Trik e Trak, come volevasi dimostrare le ancore erano incrociate! Questi Russi in mega paranoia che smotoravano ed a momenti mi staccavano via il verricello dalla prua, la mia ancora che piano piano aveva risalito la loro catena ed era uscita dall' acqua e la barca che stava per essere portata via dal 50 piedi in charter dei Russi!! io da prua che in inglese dicevo cosa fare sia a timoniere che a chi stava a prua, alla fine (seguendo i miei consigli ovviamente) si sono liberati, solo che la mia ancora ormai era spedata! ma tanto stavamo per partire anche noi.
Salpiamo per secondi dal porto di Marina di Campo e dirigiamo sul Golfo di Lacona per fermarci nuovamente per pranzo.
Mezza giornata piacevole anche a Lacona di fronte ad una spiaggetta eravamo fermi con l'ancora in un "buco di sabbia" in mezzo ad una foresta di posidonia! nuotate, sole e relax avvolti nel parco dell' Arcipelago Toscano, poi via sfruttando un venticello di 8/10 nodi verso la punta SE dell' isola! in realtà la destinazione era proprio Porto Azzurro! in mattinata come da accordi ci siamo risentiti con Claudia che era riuscita a realizzare il numero impossibile! avevamo il posto per due notti a Porto Azzurooooo.
Passiamo di fronte alla rada di Calamita dove ho intenzione di tornaree il giorno successivo per una tappa tra le obbligatorie oserei definire, che facciamo sempre quasi! Forti della prenotazione in porto dopo aver doppiato il capo SE dell' isola ed essere risaliti fino alla bocca del Golfo di Porto Azzurro, ci infiliamo nella Rada di Capo Focardo poco prima del porto per un ultimo bagnetto in "piscina" prima di chiudere la giornata in mare! Ore 19:45 entriamo in porto e ci ormeggiamo, i compiti a bordo ormai quasi a fine settimana sono sempre gli stessi e si svolgono fluidi e senza intoppi tra i membri dell' equipaggio, si lava la coperta, si sistema sotto coperta in assetto da sera, si riempiono i serbatoi di acqua dolce ed in fine si pensa alle docce ed ai preparativi per la sera... io mi reco in ufficio per sistemare i documenti e per conoscere e ringraziare la nostra salvatrice Claudia! (bellissima donna oltretutto).
la sera Porto azzurro è vivissima, in questo periodo è gremita persone, armatori, marinai di ogni genere, le stradine interne sono affollatissime di bancarelle con i più disparati prodotti artigianali, negozi di profumi, abbigliamento, souvnir, i ristoranti sono tutti full e noi che andremo a mangiare alla mia pizzeria7ristorante preferita "il sottoscala" dobbiamo aspettare il 3° turno addirittura. A cena ce n'è per tutti, pizza o pesce, primi, schiaccia fatta in casa, vini, birra ecc ecc... usciti dal ristorante c'e chi preferisce un gelato artigianale, chi una bella crepes e poi qualche regalino ricordo alle variopinte bancarelle, una passeggiatina per digerire lungo il porto verso la banchina "Olympo" dedicata alle omonme divinità e che ospita barche di un certo livello ed i megayacht e poi tutti in cabina.
Ci svegliamo per passare l'ultima giornata sull' isola, il giorno dopo infatti sarà dedicato alla navigazione di rientro, dopo aver fatto una bella colazionciona salpiamo per Punta Calamita, ci andremo ad ormeggiare in una spiaggia che come dicevo prima, amo molto per il particolare ormeggio che ci consente di fare vicino alla spiaggia, solo in determinate giornate, ed oggi sembrava proprio una di quelle!. La costa SE dell' Elba presenta una serie di miniere minerarie abbandonate e tutte arrugginite che fanno contrasto con il colore blu delle profonde acque. Arriviamo a Calamita e ci ormeggiamo molto vicini alla spiaggia, in quanto dalla battigia di sabbia formata da ghiaia fina fina e allisciata, l'acqua va subito in profondità, in pratica a 4 metri dalla riva siamo gia in 7/10 metri di profondità, ed è divertentissimo fare i tuffi dalla spiaggia!. Passiamo qua tutta la assolata e clada giornata, dopo di noi molte altre barche e gommoncini si ancorano intorno a "Soul Rebel", ed anche da terra in mountain bike arrivano altri tipi di turisti. Scendendo a terra si riesce a fare delle camminate piacevoli, sassi di ogni colore e dimensione si trovano qua e la e viene quasi quasi da collezionarli tutti, inoltre si puo andare a visitare una delle "miniere fantasma" che si affaccia proprio sulla rada stessa. Salpiamo a metà pomeriggio, perche al solito dopo tutto il giorno di calma piatta, sole, bagni e relax quella poca bava di vento che pian piano sale, ci fa venire voglia di aprire un po le vele, anche la parte della navigazione è ormai perfezionata dopo una settimana e l'equipaggio riesce ad issare, regolare e navigare in maniera auotnoma la barca. Arriviamo nuovamente in rada di fronte al porto nel tardo pomeriggio, essendo l'ultima giornata di "mare vero", decidiamo di fermarci per un' ultimo bagno in totale relaxx, dato che non abbiamo ne lo stress di trovare un posto in porto, ne di entrare in mezzo alla civiltà. Questa volta gettiamo l'ancora al tramonto proprio sotto al Forte Focardo e ci godiamo un' ultima ora e mezza di sole e l'ultimo bagno della settimana in questo suggesivo posticino, dove ormai erano rimaste solo altre 3 barche oltre a noi.
La serata in porto è ancor piu animata della precedente, questa volta ci sono artisti di strada che fanno giochi e suonano nei vicoletti, mentre un complesso composto da ragazzi molto bravi che suona cover dei Beattles si esibisce nella piazzetta principale.
Come potrete immaginarvi la serata a Porto Azzurro scorrera anche quest'oggi mooolto piacevolmente.
Salpiamo dall' isola molto presto al mattino, in quanto la sera stessa alle ore 20:00 un' aereo decollerà da Fiumicino con Andrea a bordo per riportarlo a Londra ed alla vita quotidiana, mentre per Lino ed il resto della famiglia continueranno ancora per qualche giorno le vacanze estive al Sud Italia. Un bel venticello mattutino che non ci ha mai lollato durante tutto il trasferimento di ritorno ci ha fatto volare verso il Porto della Maremma dove siamo sbarcati per le 12:30 e dove il cerchio si è chiuso dopo una SPETTACOLARE SETTIMANA IN BARCA A VELA ALL' ISOLA D'ELBA!
LEGGI LA 1° PARTE DELLA CIRCUMNAVIGAZIONE ANTIORARIA DELL' ISOLA D'ELBA!
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