Avventure un po' Erasmus all Isola del Giglio
una lavora in Francia a Parigi, la seconda vive e lavora a San Francisco USA, Irene, ci ha fatto contattare perche' voleva festeggiare i 29 anni di Lauren all' isola del Giglio, tra' vela, mare e serate very exiting.
Chi meglio di noi? senza contare che questo tipo di avventure sono quelle che ci riescono meglio, infatti quando ci sono in ballo sorprese, siamo sempre molto felici ed ingegnosi nel giocare insieme ai nostri clienti e divertirci alla grande.
La data di partenza e' fissata per il 31 Luglio, Irene ci contatta l'ultimo giorno, di pomeriggio, ormai davamo per saltato il giro, dopo che aveva prenotato un mese prima noi e la barca per queste navigazioni multilingua...
Prendiamo accordi per la sorpresa di Lauren prenotando una cena con torta al ristorante da Maria su al Castello (io opto sempre la perche' e' un ottimo
compromesso tra' cucuna di alta qualita' e il prezzo contenuto, oltre che ad essere un posto in cima al Castello con un terrazzino che offre una vista mozzafiato sulla rada di Campese).
Molliamo gli ormeggi alle 09:30 del 31 Luglio con poco vento da NE e mare calmo.
Durante la navigazione per il Giglio c'e' tutto il tempo di rispolverare l'inglese, il Francese e vabbe' e l'italiano...
Arrivati nei pressi del Giglio siamo gia' un bell equipaggio, tutti ragazzi giovani che sanno divertirsi ma anche essere seri, sfiliamo a fianco alla Costa Concordia ed al porto, con un bel maestralino sostenuto in poppa... io se devo essere sincero neanche ho tentato di chiamare il porto per un posto barca, anche se il ristorante e' prenotato e la torta pure!, non mi preoccupa affatto raggiungere il castello anche senza posto barca, quello che mi preoccupa un po' invece e' la luce di fonda, che non ho avuto il tempo di sistemare prima della partenza.
Intanto e' l'ora di prepararci ad entrare in rada, passiamo le Cannelle con la ormai famosa punta delle Scole e puntiamo dritti su Caldane, in questi giorni e' sempre uguale, Cannelle stracolma di giorno e di notte, Caldane stracolma di giorno e una favola di notte.!!
All' ingresso della rada spiego ad Irene e Lauren cosa devono fare ed i termini ai comandi del verricello ancora... poi punto dritto sul nostro posticino che sembrerebbe ancora accessibile. Un po' di slalom tra' le barche gia' ormeggiate e come al solito tutti che ci guardano un po' storti, infatti vedere una barca a vela che punta dritta verso gli scogli dove sono ancorati i gizzetti e itender non e' cosa abitudinaria, ma per noi si!
Faccio manovra e mi netto al vento, non male le raffiche a 15/16 nodi, cmnq. sono fiducioso e appena siamo sul punto diamo FONDO!!
.........
....beh!??
Irene dice che l'ancora e' salita invece di scendere...anche premendo su DOWN???!!!!!
faccio manovra, tutti ci guardano, come un chirurgo ci tocca defilarci in retromarcia da dove eravamo entrati e riguadagnamo il largo, chissa' le altre barche, avranno pensato che eravamo dei pazzi, arrivare cosi' vicini a riva facendo slalom e poi riuscire fuori....
Il problema e' stato risolto in breve, il telecomando del verricello era stato montato male invertendo i poli, colpa mia che non ho fatto fare una prova prima!!
Ritentiamo tipo replay! stavolta le attivita' sulle barche limitrofe si fermano, arrivati di nuovo sul punto cambiamo manovra, il vento era ruotato di 25/30° FOnDO!! e la catena va'..
tac tac tac, 2 minuti e siamo ormeggiati in 2,30 metri d'acqua nella "piscina" delle Caldane a circa 3/4 metri dagli scogli piu' vicini e sicuramete potremo rimanere li fissi anche per la notte, con alcuni lievi aggiustamenti, il nostro posticino segreto e' ancora una volta conquistato..
Sono le 15:30 circa e prepariamo il pranzo, solo dopo pero' che Irene e Lauren si freghino in acqua per il primo di una marea di bagni..
Dopo pranzo la noia non manca, infatti mentre Laurn ignara della serata organizzatale si avventura con l'amica ad esplorare i fondali della rada, io mi tuffo per controllare un po' la carena, poi si sa' ogni scusa e' buona per far saltare un po' di alghette!!, ricontrollo l'ormeggio ed esploro un po' dove ci allungheremo per scendere a terra la sera. A bordo intanto ce' anche da organizzare un po' la barca...manca la luce di fonda, c'e' da gonfiare il tenderino ecc... ma l'acqua e' troppo calda oggi.
Verso le 20.40 e' tutto pronto, come volevasi dimostrare in rada non c'e' piu' nessuno, una alla volta le barche ci hanno abbandonato, ogni pochi minuti, qualcuno che viene da Sud e cerca un riparo per la sera ci prova, sta' un po' e poi si infila alle Cannelle, ormai rassegnati a passare la notte in rada.
Il tender e' fissato con una teleferia su una catena, noi siamo cambiati e profumati per la sera, manca solo la luce di via ancora... lezione di "Issaggio" vado in testa d'albero a cambiare la lampadina, poi Lauren la accende mentre Irene controlla le drizze, funziona!, mi tirano giu' come da manuale e dopo pochi istanti avevamo raggiunto gli scogli con ciabatte e tacchi in mano e una mezza bottiglia di spumante (in barca rimane soltanto Ray). Nascosto il tender tra' gli scogli ci incamminiamo verso il porto.
22:00 saliamo in autobus verso il castello, finalmente inizia la cena.
Ci ritroviamo nella piazza del Castello con un vento che un po' mi preoccupa, salito durante la cena penso alla barca in rada con solo Ray.
scendiamo al porto e ci incamminiamo in una notte a dir poco splendida, la nave che "dorme" con attorno solo il rumore dei vari operai che ancora lavorano a mezza notte inoltrata, l'isola che dorme anch'essa sferzata dal maestrale fortunatamente. Infatti appena scesi al porto mi sono un po' tranquillizzato perche' mentre dal castello era difficile essere certi della direzione del vento (troppe turbolenze), da quest' altro lato dell' isola invece si percepiva chiaramente che eravamo sotto vento.
passiamo per i sentieri che ci riportano indietro e giungiamo prima a Cannelle dove, tutte ammassate, chi attaccato a terra, chi nell' acqua piu' fonda, sono ancorate tutte le barche, sembra un concerto, il vento che sfila tra' le sartie e gli alberi a raffiche di 18 nodi. Cammina cammina, si scorge la lucina di fonda di "Soul Rebel" che era li ad aspettarci, tutti ci avviciniamo ridendo come matti, con la strada illuminata dalla luna.
Il giorno seguente salpo l'ancora da solo verso le 10:00 mentre ancora loro facevano colazione, ci avviamo solo di genoa verso il lato Sud dell' isola per fare il giro in senso orario.
dopo essere passati ad Ovest, verso Campese entra un' oretta di maestrale sui 14/15 nodi, veleggiamo un po' di bolina ed entrati a Campese per pranzare, tempo di ormeggiare il vento finisce! che tempestivita'!!.
Pranziamo in pace tra' un bagnetto e l'alto e una pennichella e il vento non accenna piu' a vedersi....sono gia' le 15.20 e decidiamo di continuare a polleggiarsela mentre iniziamo anche a navigare un po' a motore verso casa.
dopo cira un' oretta con il Giglio alle spalle, inizia ad entrare Maestrale, come previsto, partiamo terzarolati di bolina larga verso casa, il vento ci molla proprio al rientro in porto.
Altro giro degno di nota.