DIARIO della "SNARK"

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DiarioSnark1A cavallo tra' gli ultimi giorni di Giugno ed i primi di Luglio, partiamo io e Francesco per una spedizione di 7 giorni, come meta dobbiamo arrivare ad Alghero dove la "Snark" un Ketch in legno di 10,00 metri del 1964 ci sta' aspettando per essere trasferito a Marina di Grosseto dove iniziera' con noi dopo una ristrutturazione, una leggera attivita' di "Scuola Vela d'Epoca" ed escurzioni lungo il Parco Naturale della Maremma, tuffandoci nel passato insieme ai giovani velisti Grossetani e non.

Il passaggio per la Sardegna questa volta lo troviamo da Punta Ala, con un lavoretto ben retribuito, infatti cogliamo l'occasione di trasferire una nuova Dufour 405 fino a Santa Teresa di Gallura, ci portiamo dietro qualche indumento in piu' ed un po' di materiale che ci tornera' utile per il ritorno con la "Snark"...

Partiamo alle 14:00 con la Dufour da Punta Ala e grazie all' allestimento della nuova barca con motore potenziato, elica max prop ecc.. facciamo una velocita' di 8/9 nodi di Vuoi_Fare_Vela_1DiarioSnark1media, al tramonto siamo gia' a Monte Cristo. La notte scorre tranquilla, poca onda lunga e zero vento, al di la' della Corsica c'e' tempaccio e noi ci avviciniamo sotto costa per evitare di prendere mare, all' alba siamo gia' in zona Sud Corsica ed il vento sale piano piano fino ad oltre 20 nodi, le bocche ci danno il ben venuto come sempre ed un dolce risveglio dai turni di sonno.

Alle 10:30 siamo dentro alle bocche a poche miglia da Santa Teresa, solo che da W soffiano dai 25 ai 30 nodi di vento e noi, con randa ridotta e poco motore le attraversiamo piano piano, il mare fortunatamente non cresce e siamo in porto ormeggiati per le 12:00 a riscaldarci un po' al sole, mentre il vento non accenna a diminuire.Vuoi_Fare_Vela_1DiarioSnark2

Partiamo nel pomeriggio con un' autobus per Alghero dove ci stanno aspettando Angelo e la barca, ci facciamo un bel 3 orette di strada come una specie di gita nell' entro terra Sardo. Arrivati ad Alghero ci spostiamo verso casa di Angelo dove lasciamo le valigie e subito andiamo alla barca per dare un' occhiata alle cose da sistemare per la traversata... praticamente tutto!!!! La barca e' ferma da 1 anno e va aperta, arieggiata, pulita, gettato l'inutile e risistemato l'utile, va fatto un check completo delle attrezzature, sartiame, scotte, vele ecc... dopodiche' andra' fatta cambusa e progettate le tappe per il viaggio.

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Vuoi_Fare_Vela_1DiarioSnark20Rimaniamo a dormire ad Alghero per 2 notti prima che tutto sia pronto e nel frattempo il meteo non ci aiuta, una burrasca forza 7 imperversa fuori daVuoi_Fare_Vela_1DiarioSnark21 Capo Caccia per tutti e due i giorni, ma sembra in attenuazione. Decidiamo di partire con una buona dose di coraggio per provare con mano cosa ci attende dietro la punta ma con riserva di fermarci per la notte a dormire a Cala Tramaglino al sicuro dal mare (fare il passo dei Fornelli con mare formato da W non e' bello). Non vi raccontero' le onde che non ci facevano avanzare ne' il mare incrociato, scrivero' soltanto che siamo arrivati a Cala Tramaglino ed essendo accostati in pontile ci siamo fatti un super bagno ed una cena a base di prodotti Sardi coi fiocchi. Sveglia all' alba e definitiva partenza dalla rada di Alghero.

Vuoi_Fare_Vela_1DiarioSnark23Partiamo prima che salga il sole e costeggiamo tutta la parte NW della Sardegna con ancora onda lunga ma in attenuazione, attraversiamo il passaggino alla Pelosa per le 13:00 con mare quasi piatto, ci ancoriamo nelle cristalline acque della Pelosa per il bagno di rito prima di riprendere mare verso Santa Teresa di Gallura, tappa programmata per la seconda notte di navigazione. Durante la navigazione nel golfo dell' Asinara e Bocche di Bonifacio procediamo a vela e motore con Randa Aurica, Trinchetta, Mezzana. Con la canna in acqua tutto il giorno neanche un pescetto aveva abboccato, ma verso sera quando eravamo gia' in vista dell' obbiettivo, prendiamo un bel pesce, tempo di ri buttare la canna in acqua, ne prendiamo un' altro, tempo di pulire i due pesci e subito ne abbocca un terzo, tutti abbondantemente sopra i 5 Kg. Che giornata! arriviamo in porto per le 20:45, sistemiamo la barca, ci laviamo finalmente nelle docce del porto, andiamo a cena cercando di farci cucinare i nostri bei pesciolotti e ci apprestiamo al grnade trasferimento per l'indomani.

Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark1Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark2Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark3Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark4Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark5Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark6Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark7Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark9Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark10Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark11Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark12Vuoi_Fare_Vela_2DiarioSnark8

Da Santa Teresa di Gallura a Marina di Grosseto con la "Snark"

Vuoi_Fare_Vela_3DiarioSnark1Ci svegliamo presto per partire con calma senza scordarci nulla, il meteo e' un po' grigio, fino alla sera prima il bollettino diceva che vento e mare si erano spostati a Sud della Sardegna, facciamo il pieno di gasolio ed acqua e salpiamo subito, alle 10:30 stiamo accostando verso Nord al pilone di Lavezzi, cosa importante da sottolineare e' che la "Snark" essendo immatricolata per una navigazione entro le 12 miglia, non ci consentiva di attraversare direttamente ma per un po' dovevamo risalire la Corsica per poi accostare sullo Scoglio d'Africa, poi Monte Cristo e da li in poi eravamo in Arcipelago ed entro le 12 miglia sempre. Non male come progettazione di rotta ed alquanto impegnativa ma ci riusciamo grazie a 2 GPS. Risaliamo la Corsica per tutto il pomeriggio con il sole che si alternava alle nuvole, un po' come noi che ci Vuoi_Fare_Vela_3DiarioSnark7alternavamo in turni di 2 ore ciascuno al timone, eh gia' perche' senza pilota automatico dovevamo tenere la rotta a mano!!!.

Arriva il mio primo turno dopo il tramonto, alle 22:00 circa dobbiamo accostare per lo scoglio d'Africa, per il momento siamo al limite delle 12 miglia dalla costa Corsa e procediamo con tutte le vele ed il motore ad una media ormai collaudata di 6 nodi. Con il buio, fuori da solo inizio ad assaporare meglio la magia della "Snark", data la carena dislocante della barca che solcava l'acqua, si staccavano grandi pezzi di plancton fosforescente a poppa che quasi illuminavanoVuoi_Fare_Vela_3DiarioSnark10 la notte che si era intanto scurita annuvolandosi definitivamente. Il profumo del legno ed i piedi nudi su esso iniziavano a farmi salire strane sensazioni indescrivibili, l'aria si stava inumidendo ed il tempo si faceva spettrale, lungo la Corsica in lontanaza si vedevano dei lampi e la barca sfrecciava nella direzione parallela ad essi...

Ore 23:30 mare in aumento da SE lampi sempre piu' forti a NW, la situazione stava peggiornado di mezz'ora in mezz'ora e noi siamo in mezzo al mare con il faro dello Scoglio d'Africa a prua ed il potente faro della Giraglia che si vede appena in lontananza sotto ai fulmini.

Vuoi_Fare_Vela_3DiarioSnark9La situazione peggiora, la barca grazie al mare aumentato rallenta fino a 5 nodi di media, per andare in bagno dovevamo essere come giocolieri del circo e cio' non bastava!, la moquette del pavimento scivolava sotto ai piedi ad ogni imbarcata, fuori arrivavano gia' alcuni schizzi.

Ore 02:00 siamo nel punto peggiore, tra' scoglio d'Africa e Monte Cristo, il mare al culmine dell' intensita' era arrivato anche a 3 metri che con una barchetta del genere sembravano 7...i lampi ora oltre che sul nostro lato di sinistra si vedevano anche a poppa a dritta e davanti, eravamo circondati e ci mancava solo la pioggia, il vento a raffiche passa da pochi nodi 10/12 a 17/18 nodi, il motore regge bene, le vele sono le stesse solo che avevamo tolto il fiocco e procedevamo solo con laVuoi_Fare_Vela_3DiarioSnark11 randa e la mezzana perche' il vento prima passava dal traverso, poi di bolina strettissima, poi girava sulle altre mura, insomma erano difficili da regolare. Fuori chi stava al timone era tutto incappucciato perche' gli schizzi ormai arrivavano con piu' frequenza di prima, chi stava sotto coperta invece girava in mutande perche' il legno del fasciame tratteneva il caldo del motore e lo amplificava anche il fatto che tutti gli oblo' erano chiusi.

Io durante il mio turno di pausa, mi attacco al VHF cercando di capire qualcosa da quel fruscio infinito, la barca si impnnava sulle onde e poi scendeva dolcemente (al contrario di come si poteva pensare, trovarsi la in mezzo con una barca a chiglia piatta sarebbe stato molto peggio e meno sostenibile). La "Snark" invece affrontava le onde e con la sua mole le spaccavaVuoi_Fare_Vela_3DiarioSnark8 in 2, finalmente il bollettino meteomar si sente! brutte notizie ma non troppo!!, mare massimo forza 3 ma tutto in torno (Mar Ligure, Mar di Corsica, Mar di Sardegna, Tirreno Settentrionale, Tirreno Centrale E e W): temporali, scarsa visibilita', mari in rapido aumento e vento, come l'avremmo trascorse le ore successive?.

Contro ogni previsione quello che avevamo preso era il massimo del mare per quel giorno, infatti man mano che superavamo Monte Cristo il mare andava calando, il mio turno dalle 03:00 alle 05:00 e' stato molto piu' tranquilloVuoi_Fare_Vela_3DiarioSnark12 del previsto, senza ovviamente aver chiuso occhio sono ri uscito al timone, il vento ora era forte e di bolina, il mare diminuiva e ruotava da traverso a bolina larga, una nave flottava verso di noi piano piano, all' alba finalmente si rivela una nave militare da guerra che stava posizionata a largo trà Monte Cristo, Pianosa ed Elba. Il tempo grigio e carico di pioggia ancora ci aveva salvato dall' acqua. Ariviamo alle Formiche verso le 9:00 del mattino con mare incrociato, nebbia fitta e l'aria che trasudava acqua da tutti i pori...la barca con le vele Vuoi_Fare_Vela_3DiarioSnark14fradice, il legno scuro inzuppato dall' alcqua procedeva di nuovo a 6 nodi e noi la nel mezzo, con i lampi ancora in lontananza sembravamo veramente dei pirati che stavano ormai per arrivare sull' obiettivo.

Entriamo in porto con gli occhi iniettati di sangue ed un po' infreddoliti, ma orgogliosi della spettacolare traversata che avevamo portato a termine con quella barca in legno che se l'era cavata alla grande.

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Da adesso in poi la "Snark" la potete vedere e provare a Marina di Grosseto e contattandoci per tempo e' possibile organizzare escurzioni piu' facili di questa ma ugualmente divertenti!.

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